mercoledì 4 aprile 2018

L'educazione nell'antica Roma

CICERONE

Egli è stato determinante per l'ellenizzazione della cultura latina cercando di conciliare il mos maiorum con la cultura greca e fungendo da ponte anche in cAmpo educativo: con lui la paideia greca diviene la humanitas latina. Anche Cicerone ritiene che il benessere dello Stato dipenda dall'educazione ricevuta dal cittadino.Nella sua opera più importante, il De Oratore, egli esamina la retorica e l'oratoria i cui aspetti sono:

inventio ideazione di un'orazione;dispositio ordine degli argomenti;elocutio uso di un linguaggio ricco;memaria capacità di ricordare;actio esposizione dell'orazione

L'educazione nell'antica Roma

CATONE

  

Dopo le guerre puniche emergono nuovi ceti a Roma come i commercianti, e nuove ricchezze e corruzione che minano i precedenti valori.Cambia anche l'educazione nell'età repubblicana:le

famiglie ricche affidano i figli al pedagogus e acquisiscono anche nozioni letterarie.Parte della società romana , come Catone detto il Censore, si oppone a tali cambiamenti.Egli ritiene sbagliato far educare al pedagogus i figli e vuole recuperare la tradizione del padre educatore.Egli valorizza l'oratoria unita all'etica e alla politica.L'oratore deve essere un"uomo giusto esperto nel parlare".Egli ritiene che l'oratore ed il contadino potranno rendere nuovamente grande Roma.

L'educazione nell'antica Roma

 IL MOS MAIORUM

 Come per i Greci del periodo classico, anche per i Romani la vita sociale e politica è molto intensa.Anche l'educazione è per i Romani un fatto sociale con l'intento civico di integrare gli individui nella vita della città.I Romani hanno intenti più pratici e meno filosofici rispetto al mondo greco ad es. se per i Greci l'educazione dei fanciulli è la paideia, cioè un'ampia e complessa formazione culturale, per i Romani il termine educatio indica la prima formazione fisica,morale ed intellettuale e la formazione culturale vera e propria è sucessiva.L'humanitas è il corrispettivo della paideia greca ed ha un significato di educazione fondata su valori morali.Nonostante le similitudini tra Atene e Roma le differenze riguardano la realtà economica: ad Atene si sviluppa soprattutto il commercio, mentre a Roma l'agricoltura.In questo contesto hanno la prevalenza i valori di casa e famiglia.L'educazione prevede l'insegnamento della pietas cioè il rispetto per genitori,avi patria e divinità e rispetto per le legge e la tradizione, valori che riportano più all'aretè di Esiodo che di Omero.Questo insieme di valori è il mos maiorum, l'esempio che deriva dagli antenati.L'esempio è un elemento fondamentale dell'educazione che avviene in famiglia, in primis ad opera della madre.Dopo i sette anni, il bambino passa sotto il padre, il pater familias.L'educatore è perciò il genitore che insegna come amministrare un'azienda agricola, come partecipare al foro, la vita pubblica, e impartisce la prima alfabetizzazione. A 14 anni il maschio indossa la toga bianca e si dedica al tirocinium foria aquisendo il diritto di sedere in senato e dopo aver assolto il servizio militare, comincia la carriera politica.I valori del mos maiorum sono riassunti nelle dodici tavole, lastre di bronzo esposte nel foro:

rispetto della tradizione;pietas cioè osservanza delle regole;rigore morale;obbedienza alla legge:

L'educazione nell'età ellenistica

L'EDUCAZIONE NELL'ETA' ELLENISTICA

La creazione di un grande impero come quello costruito da Alessa ndro Magno, non permette più di sentirsi cittadini, ma sudditi che lasciano al sovrano il compito di guidare lo Stato.L'abbandono dell'impegno pubblico va di pari passo con la maggor attenzione per vita pratica ed indicazioni etiche che consentano di affrontare meglio la propria vita personale.Ciò si vede nelle principali scuole ellenistiche: lo stoicismo e l'epicureismo. Alla figura del sapiente si sostituisce quella del saggio, colui che affronta le difficoltà dela vita.Accanto al saggio c'è il sapiente specializzato.La specializzazione pone da una parte la conoscenza dell'uomo colto umanista e dall'altrail sapere scientifico.Le due istituzioni emblematiche del sapere sono: la Biblioteca di Alessandria e il Museo di Alessandria.All'ellenismo si possono ricondurre alcuni personaggi come Plutarco, che ,secondo una formazione umanista, si ripropone l'importanzadelle arti liberali, cioè discipline del linguaggio e della scienza studiate da uomini liberi dando importanza alla retorica; o come Sesto Empirico,rappresentante dello scetticismo, che nega la possibilità di una conoscenza assoluta e ritenendo che solo l'esperienza diretta permetta l'apprendimento.
L'educazione in età ellenistica è la seguente:
prima formazione (0-7 anni) in famigliaistruzione primaria (7-12 anni) in cui si impara a leggere e scrivereistruzione secondaria (12-20 anni) con formazione umanistica e scientifica ed efebato, cioè addestramento militare soprattutto atleticoformazione superiore basata sulla retorica che non crea più politici, ma professionisti della parola, che resta legata alla filosofia, non più intesa come strumento per trasformare la società, ma di ricerca individuale.

Aristotele

ARISTOTELE

Aristotele privilegia l'analisi della realtà alla descrizione dell Stato ideale e al tema della giustizia preferisce quello della felicità.Le sue due opere più importanti sono l'etica Nicomachea e la Politica.Come Socrate anche Aristotele stabilisce uno stretto rapporto tra comportamento morale e felicità.L'educazione è per Aristotele essenzialmente educazione morale.Diversamente da Platone l'ideale supremo per Aristotele non è politico, ma l'amore disinteressato per il sapere. Per Aristotele ci sono due tipi di aretè, virtù:
virtù dianoetiche che cosistono nell'esercizio dell'intelligenzavirtù etiche che riguardano il controllo delle passioni da parte della ragione.La felicità si raggiunge quando le virtù sono espresse al più alto livello.Ciò richiede un'educazione adeguata e completa. Nell'educazione degli uomini concorrono tre fattori:

natura cioè predisposizione di corpo e spirito;costume (abitudini, tradizioni) dato sia dal tipo di comportamento familiare che pubblico;discorso cioè la vera e propria educazione, cioè gli insegnamenti ricevuti dai maestri.L'educazione deve essere identica per tutti e quindi non privata, ma statale e consiste in tre cicli di sette anni ciascuno:

0-7 famiglia,7-14 e 14-21 StatoL'educazione deve mirare alla perfetta formazione armonica dell'uomo:

formazione fisica senza l'accentuazione militaresca che Aristotele critica all'educazione spartanaformazione intellettuale che porta alla contemplazione della veritàformazione morale per la quale funzione catartica (purificatrice) ha l'arte.Aristotele fonda il Liceo dove si apprendono varie discipline e dove l'insegnamento è soprattutto orale sotto forma di dibattito dialettico tra maestro e discepoli. Tali discussioni si svolgono passeggiando sotto i portici del Peripato (colonnato) da cui il nome di peripatetici. Una delle sue principali materie è la logica che si occupa di molti argomenti, come l'analisi dei ragionamenti. Egli identifica due tipi di ragionamento: induttivo deduttivo.

ragionamento induttivo: passa dai casi particolari ad una conclusione generale. Le conclusioni non sono certe, ma solo provvisorie, a meno che non si possano verificare tutti i casi. Ad esempio se su un'isola si incontrano solo abitanti con gli occhi verdi si deduce che tutti gli abitanti abbiano gli occhi verdi, però l'esperienza di incontrarne altri con altri occhi può smentire la deduzione.

ragionamento deduttvo : dal principio generale si ricava il caso particolare. Il sillogismo Aristotelico a differenza dell'induzione, non aggiunge nuove conoscenze, ma si limita ad esplicitare informazioni contenute nel principio generale. Ad esempio sapendo che tutti gli uomini sono mortali si può affermare che essendo Socrate un uomo, Socrate è mortale.


Platone

PLATONE

Il più importante allievo di Socrate è stato Platone, la cui filosofia affronta molti temi, ma centrale è l'ideale digiustizia da realizzarsi sia nella vita individuale che sociale.Per cercare uno stato meglio governato dove realizzare la sua città ideale si reca a Siracusa,dove fonda l'Accademia, ma i suoi tentativi falliscono. Convinto che uno Stato possa essere giusto solo se guidato da persone giuste, elabora un progetto educativo per preparare il nuovo ceto politico.Per trasformare la realtà politica, occorre una rivoluzione culturale che fondi una nuova tavola di valori.Platone vuole rintracciare verità e valori immutabili da realizzare tra gli uomini.Questi concetti, che lui chiama idee, vengono collocati in un mondo ideale detto iperuranio.La conoscenza di queste idee è il punto terminale dell'educazione. L'educazione è un percorso di conoscenza in cui si selezionano i governanti e si formano i cittadini.Solo i più meritevoli diventano filosofi ed essi sono coloro che devono andare al governo o consigliare i governanti.Filosofia, educazione e politica anche per Platone, come per gli  antichi, sono strettamente connesse per realizzare la giustizia.Secondo Platone come un organismo funziona correttamente quando vi è equilibrio tra le parti che lo costituiscono, così la Stato è giusto se gli uomini lo mantengono in base alle proprie capacità. Vi sono tre tipi di cittadini:
i produttori come agricoltori,mercanti ed artigiani, che assicurano il benessere materiale della cittàcon la virtù della temperanza;i guerrieri che difendono con la virtù del coraggiola città;i reggitori, cioè i filosofi, che con la virtù della saggezza guidano lo Stato.Lo Stato di Platone è uno Stato aristocratico, dove i migliori (aristos) non sono i nobili per nascita, ma quelli per capacità (meritocrazia).
Il percorso educativo per i reggitori è molto lungo:
fino a 18 anni educazione con musica e ginnastica per avere un'armonia psico-fisica.18-20 anni per i maschi ci sono due anni di servizio militare20-30 anni si rafforzano, matematica, calcolo e geometria.30 anni si affronta la dialettica, cioè la filosofia come ricerca di verità e del bene35 anni i futuri governanti si dedicano allo studio della filosofia50 anni superato l'ultimo esame ci si può dedicare alla guida dello Stato.Sucessivamente Platone estende l'educazione a tutti i cittadini liberi
Per Platone la conoscenza è legata all'amore, la parola filosofia infatti vuol dire amore per la conoscenza. L'amore spinge a contemplare i corpi belli, dal corpo bello si passa all'idea di bellezza, e si compie così un salto verso il mondo delle idee e della vera conoscenza. 

  

Il mito che illustra bene il presupposto della filosofia di Platone è quello della caverna dove è chiara l'unione tra conoscenza, educazione e politica.Platone immagina che alcuni schiavi vivano incatenati dalla nascita in fondo ad una caverna buia (cha rappresanta la condizione dell'gnoranza che rende schiavi) e che possano vedere solo il fondo della caverna dove vedono solo le ombre prodotte da statuette che vengono mosse alle loro spalle ed illuminate da un fuoco. Per gli schiavi, che non vedono altro, le ombre sono l'unica realtà esistente.Un giorno però uno schiavo si libera ( rappresenta Socrate che intraprende il cammino verso la verità), vede le statuette e abituatosi alla luce anche la realtà che è fuori alla caverna.Lo shiavo, come Socrate, non vuole tenere per sè la verità e rientra nella caverna per informare gli altri, ma viene deriso da chi non crede e poi, sempre come Socrate, ucciso.

Socrate

SOCRATE

A differenza dei sofisti, Socrate non è maestro delle arti del discorso, egli dedica la sua vita alla filosofia, trasmettendo non un insegnamento tecnico, ma una morale agli allievi. Egli induce alla continua ricerca della verità, sostenendo di "sapere di non sapere" e perciò di dover continuare a cercare la verità. Egli pone la domanda cos'è..? cercando la risposta nel concetto, cioè nella definizione della cosa esaminata.Socrate induce chi dialoga con lui a fornire egli stesso una risposta alla domanda iniziale. Questo metodo si dice maieutica, che significa levatrice. Così come la levatrice aiuta le donne a partorire corpi, così Socrate aiuta le menti a partorire le idee.
Socrate si differenzia dai sofisti perchè:
a Socrate non interessa la retorica come arte di persuasione, ma piuttosto la dialettica come dialogo, cioè come pratica argomentativa guidata dalla ragione;mentre i sofisti vogliono insegnare uno strumento per ottenere il successo, Socrate si pone problemi morali di ricerca del bene e giustizia;Per Socrate la virtù non è insegnabile dall'esterno,ma deve essere appresa attraverso na ricerca interiore.Socrate è considerato perciò lo scopritore dell'anima come coscienza: l'uomo è la propria anima e l'anima è la sede dell'attività pensante e morale.I beni da ricercare sono quelli della conoscenza: così l'uomo ottiene libertà e felicità.Tutti gli uomini cercano il raggiungimento della felicità e per farlo devono fare il bene, che spesso non è conosciuto, se così fosse sarebbe inevitabile compiere il bene. Si parla perciò di ottimismo etico intellettualista perchè ci si affida alla ragione e alla conoscenza sottovalutando passioni ed abitudine.
Oltre che il primo dei grandi filosofi greci, Socrate è anche uno dei più grandi educatori: il dialogo socratico è tutt'oggi un punto di riferimento per la pedagogia e un significativo esempio di relazione educativa che concepisce l'allievo come soggetto attivo del processo formativo.


I Sofisti

I SOFISTI

I principali protagonisti della cultura greca del periodo diPericle sono i sofisti, Platone e Socrate.Il termine sofista (colui che usa il sapere) indica i primi insegnanti a pagamento degli aspiranti politici.Essi intendono insegnare l'aretè politica, cioè la tecnica con cui un uomo politico può sostenere in pubblico le proprie tesi sconfiggendo quelle avversarie.La nuova virtù è l'abilità dialettica e retorica, cioè l'arte del linguaggio.
Le tecniche insegnate dai sofisti sono due:
la dialettica  che consiste nel dialogo tra più interlocutori in cui ciascuno cerca di provare la validità delle sue posizioni;la retorica che consiste in lunghi discorsi con i quali persuadere un vasto uditorio.Per poter battere l'avversario, oltre alla retorica e alla dialettica, serve un vasto sapere.Si gettano così le basi della paideia greca, un insegnamento il cui obiettivo è la cultura generale. I sofisti non identificano la conoscenza con la verità, anzi ritengono che non esiste alcuna verità assoluta.
Per questo motivo i sofisti sono stati accusati discetticismo, perchè affermavano che non è possibile conoscere nulla con certezza e di nichilismo perchè affermavano che non esistono verità assolute.
Hanno però contribuito alla democratizzazione della politica e del sapere sostenendo l'importanza dell'istruzione della cultura.Hanno posto l'uomo e la città al centro della loro attenzione filosofica (finora ci si occupava solo di natura ed origine delle cose) e sono stati i primi insegnanti di professione che si sono dedicati alla formazione dell'uomo politico

Atene

ATENE E L'EDUCAZIONE DEL CITTADINO

Ad Atene, coerentemente alle istituzioni democratiche, prevale il principio della Dike, della giustizia. La polis non è fondata sulla forza, ma sulla legge.L'aretè coincide conuna vita condotta secondo giustizia, cioè è intesa come una virtù civica, una forma di rispetto e dedizione verso lo Stato e le leggi,considerati bene superiori da conservare con ogni sforzo. I cittadini maschi adulti partecipano alla vita politica e quindi oltre alla musica e all'educazione fisica come a Sparta si coltivano anche lalettura e la scrittura. A differenza di quanto avviene a Sparta, mentre i ragazzi vanno a scuola, le ragazze restano a casa. Il ciclo formativo ateniese si articola in tre fasi:
famiglia fino ai sette anni;scuola privata per i ragazzi fino ai 14 anni;corsi di studi superiori per altri 4 anni;scuola militare dai 18 ai 20 anni.La formazione culturale ateniese ha come obiettivo ilbuon cittadino.
Quindi se a Sparta prevale l'addestramento, ad Atene si impone l'educazione.

 

Sparta

SPARTA E L'EDUCAZIONE DEL SOLDATO

I due tipi di aretè visti nei poemi omerici, militare-eroica e intellettuale, sono alla base dei modelli pedagogici delle due città-stato, poleis, del mondo greco classico: Sparta e Atene. Sono due modelli politici differenti, la monarchia spartana e la democrazia ateniese, che elaborano due modelli diversi di educazione.

Sparta presenta un carattere militare ed ha una società divisa in tre classi:  

spartiati membri con diritti politici che si dedicano all'attività militare;perieci cioè uomini liberi, artigiani e commercianti privi di diritti politici;iloti cioè schiavi senza alcun diritto.In questa polis prevale l'deale dell'aretè eroica, dove il cittadino vive per la difesa della propria città e l'educazione ha lo scopo di formare bravi soldati.
A Sparta la formazione prevede tre fasi:
famiglia fino ai sette anni;scuole militari dai sette ai vent'anni;ingresso nell'età adulta a vent'anni.L'istruzione mira soprattutto all'irrobustimento del corpo e all'addestramento militare ed interessa anche le ragazze che devono temprare i loro corpi per poter partorire figli forti.L'educazione spartana attribuisce scarsa importanza alla cultura.


Educazione nel mondo Greco

L'EDUCAZIONE NEL MONDO GRECO

LA GRECIA ARCAICA

Le testimonianze più antiche di una forma di educazione in Grecia somo i miti.In particolare i due poemi omericiIliade ed Odissea sono narrazioni di personaggi eroici in cui compare il concetto di aretè, inteso come virtù, nel senso di abilità o capacità. Nell'Iliade compare il concetto di aretè guerriera dove gli eroi sono modelli educativi di virtù belliche; nell'Odissea l' aretè intellettuale in quanto Ulisse oltre a coraggio e forza possiede anche intelligenza ed astuzia.Il carattere pedagogico di questi poemi è quello di presentare esempi di virtù da seguire.



Accanto ad Omero va ricordato Esiodo con la TeogoniaLe opere e i giorni. Nella prima opera si parla dell'origine dell'universo elencando le generazioni degli dei corrispondenti ai tre periodi della storia del mondo; nell'altra si affrontano i due concetti fondamentali di lavoro e giustizia con consigli di morale ed economia.L'aretè descritta da Esiodo è quindi quella del mondo contadino greco.